15 novembre 2018
(Quasi) 43 anni e non sentirli. Il 1975 è l’anno della comparsa della Microsoft Corporation, ad Albuquerque, New Mexico (Stati Uniti).
L’azienda nasce ufficialmente nell’aprile del 1975 dal sodalizio tra Bill Gates e Paul Allen (venuto a mancare il 15 ottobre 2018), compagni di banco e appassionati di informatica. È una data spartiacque nel mondo tech. Microsoft inizia ad affacciarsi seriamente sulle nostre vite, nella nostra quotidianità, fino a diventare elemento imprescindibile di una grossa fetta delle nostre azioni.
Gli anni degli approcci timidi diventano ben presto gli anni ruggenti della tecnologia e inizia a prendere forma il concetto di mondo tech come lo percepiamo adesso. In questi anni inizia la storia di Microsoft, in questi anni si fa la storia della tecnologia.
La crescita informatica di Gates ed Allen si lega a doppio filo con lo sviluppo di un linguaggio di programmazione chiamato Basic, adattabile all’Altair 8800, il primo microcomputer realizzato dalla società MITS (Micro Instrumentation and Telemetry Systems, dove lavorava Gates). Il linguaggio risulta perfettamente efficiente e funzionante e spinge Gates ed Allen a mettersi in proprio. Nasce da questa propulsione l’idea di dar vita a Micro-Soft (MICROcomputer e SOFTware). Gates ed Allen puntano tutto e subito su questo nuovo progetto: il primo lascia il suo lavoro alla MITS, il secondo abbandona gli studi presso la Harvard University. I due mettono a fuoco il linguaggio Basic per renderlo adattabile ad altri distributori (Apple, Citybank, Commodore, General electric Ncr e Radio Shack). Il nuovo linguaggio Basic estende e potenzia a dismisura le funzionalità dei computer per gli standard dell’epoca, garantendo la possibilità di rispondere a esigenze gestionali personalizzate. Siamo negli anni ’70 e quello che sta avvenendo inizia ad assumere i contorni della rivoluzione. Le giornate in ufficio erano scandite dalla macchina da scrivere. Per copiare un documento c’era bisogno di un mimeografo o la carta carbone. Tutto ciò, in pochi mesi, inizia a collocarsi nel passato.
Il progetto si espande sempre di più. Arriva il Microsoft FORTRAN, seguito poi nel 1978 dal Microsoft Cobol, sviluppati per il sistema operativo CP/M che, in meno di due anni, diventa il sistema operativo di riferimento per micro-personal computer. Microsoft è già leader nel settore ed inizia a vendere il suo prodotto alle maggiori compagnie. Nel 1980 arriva la prima sede internazionale, in Giappone. Nel 1981 la sede dell’azienda viene trasferita a Redmond (Washington, sede attuale) e realizza un accordo anche con Apple per sviluppare prodotti per il Mac.
Nel 1982 apre la prima sede europea, in Belgio. L’azienda accetta la proposta di collaborazione per Ibm e realizza un sistema operativo per i loro computer: il Qs-Dos che Microsoft mette a punto e concede ad Ibm in licenza d’uso e che evolverà poi in Ms-Dos (l’antenato di Windows). La vera e propria svolta arriva nel 1983, quando Gates e Allen mettono a punto il sistema operativo Microsoft Windows.
Per la prima volta nella storia della tecnologia e per la prima volta nella storia gli utenti possono dialogare con il pc, non solo digitando lettere e numeri, ma anche cliccando sugli elementi presenti sullo schermo, gestendo anche più programmi non correlati tra loro simultaneamente. La rivoluzione viene proposta ai “consumatori” a prezzi accessibili. Sin dal primo momento Microsoft si avvicina alle esigenze, di qualsiasi tipo, degli utenti e questo costituisce, da sempre, uno dei punti di forza dell’azienda. Sempre nel 1983 Microsoft introduce il mouse. Il nuovo bundle verrà lanciato solo 2 anni dopo, in una versione perfettamente funzionante, Windows 1.01, il 20 novembre nel 1985. È la rivoluzione.
Video > https://www.youtube.com/watch?time_continue=53&v=2XTn2jCKKVc
In un comunicato stampa dell’epoca, Bill Gates dichiarerà: “Windows fornisce un potere senza precedenti agli utenti di oggi e una base per i progressi hardware e software dei prossimi anni. Si tratta di un software unico progettato per l'utente serio di PC, che attribuisce grande valore alla produttività che un personal computer può portare”.
Il futuro era appena iniziato.
Con Windows 1 inizia una nuova epoca. Il nome in codice del primo sistema operativo è Interface Manager, che viene solo in seguito ribattezzato Windows, nome che meglio sintetizza il concetto di “finestre” alla base del sistema. I comandi MS_DOS appaiono già vecchi e lasciano il passo alle azioni direzionate dal mouse, che permettono all’utente di spostarsi sul piano di lavoro e di utilizzare tutti gli elementi presenti nelle finestre. Arrivano i menu a discesa, compaiono le barre di scorrimento, icone e finestre di dialogo che semplificano la fase di apprendimento e rendono più accessibile l’utilizzo dei programmi. Lavorare con più programmi simultaneamente e passare da uno all’altro diventa possibile. Windows 1 fornisce numerosi programmi preinstallati, destinati a divenire parte integrante delle attività degli utenti di tutti i giorni. Microsoft rende computer e programmi strumenti familiari con software per la gestione dei file MS_DOS, con l’antenato di Word (Microsoft Writer), con Paint, Blocco Note, Calcolatrice e Calendario, Orologio e un calendar per la gestione delle attività di tutti i giorni. Appare anche il primo gioco per i momenti di pausa da attività lavorative: Othello.
Video > https://www.youtube.com/watch?time_continue=11&v=mi3yZU0LJFg
È un crescendo. Microsoft, in pochi anni, entra, da leader, nell’olimpo tecnologico delle aziende che hanno cambiato la vita degli utenti. Nel 1990, dopo soli 15 anni dalla nascita, l’azienda risulta essere la prima compagnia di software per pc che supera il traguardo del miliardo di dollari di vendite ogni anno. Nel 1995 arriva Windows 95: in 4 giorni vengono vendute più di un milione di copie solo negli Stati Uniti. Il sistema operativo Windows arriva a essere utilizzato da 9 utenti su 10. Il resto è storia recente, con un’offerta sempre più diversificata ed accessibile e con la volontà di esaudire le esigenze di qualsiasi utente.
Negli ultimi anni Microsoft si affaccia su fette nuove di mercato e abbraccia sempre più utenti. Nel 2011 rileva Skype ed implementa anche il settore dei videogames con Xbox (con l'acquisizione di Obsidian Entertainment e inXile Entertainment - due studi di sviluppo formati da veterani dello sviluppo di giochi di ruolo – resa ufficiale il 12 novembre 2018), fino alle ultime innovazioni: da Windows 10 (che, tra le altre cose, con l’applicazione “Microsoft Your Phone” - disponibile da questo mese - permetterà di collegare in maniera ancora più stretta uno smartphone ed un Pc Windows 10) ai dispositivi Surface con cuffie smart, passando per Office 2019 e fino ad arrivare agli investimenti in materia di automotive.
Un elenco di prodotti, soluzioni innovative, progetti e pacchetti che oggi appare sconfinato. I prodotti Microsoft trovano applicazioni innumerevoli in tutti i momenti delle nostre giornate. È un risultato straordinario se si pensa al 1975 e al momento in cui l’azienda ha mosso i primi passi. Un risultato reso possibile solo grazie alla passione e all’impegno di uomini altrettanto straordinari. Un impegno che non ha mai trascurato il contributo a progetti di solidarietà e missioni umanitarie. Da sempre Microsoft investe in progetti di sostegno ai più bisognosi, come l’‘AI for Humanitarian Action’, un’iniziativa recente che prevede un forte investimento (circa 40 milioni di euro) nei prossimi cinque anni per operazioni di solidarietà. In particolare, l’AI for Humanitarian Action pone l’Intelligenza Artificiale al servizio delle organizzazioni umanitarie. La nuova tecnologia, integrata con il cloud, potrà coadiuvare tutte le organizzazioni che operano in prima linea a difesa dei diritti umanitari e per salvaguardare le vite. Il programma ha 4 macro-obiettivi:
“La tecnologia ha il potere di unirci. Ci ispira. La tecnologia ci ha portato in luoghi che abbiamo solo sognato. Dà speranza a chi non ha speranza e ha dato voce a chi non ha voce” (Spot Microsoft 2014).
L’impresa storica di Microsoft è stata accompagnata e scandita anche dal lavoro dei partner, altro pilastro della politica di espansione azienda, che ha permesso un’ulteriore diversificazione ed espansione dei prodotti MS. L’obiettivo dichiarato di Microsoft è quello di espandere ulteriormente l’ecosistema dei partner rafforzando quelli esistenti e aiutandoli nella trasformazione digitale, senza precludere l’ingresso a nuove compagini. Con uno sguardo rivolto sempre al futuro.
"Where do you want to go today?" (Slogan Microsoft, 1994).
Danilo Stancato